Associazione Cardiopatici Alta Valle del Tevere (ONLUS)
Soccorso
  • I cittadini italiani in genere e quelli cardiopatici in particolare, di qualsiasi età, hanno diritto, in caso di necessità, ad un soccorso tanto rapido quanto efficace, praticato dai professionisti del Sistema 118, opportunamente e progressivamente attrezzati a far fronte a questo emergente bisogno di civiltà sanitaria.

 

  • È altresì necessario che settori sempre più ampi della popolazione vengano addestrati, attraverso corsi esaustivi, tanto al primo elementare soccorso (respirazione bocca a bocca e massaggio cardiaco), quanto alla defibrillazione precoce, tenendo soprattutto in conto le aree a rischio urbane, extraurbane e montane. Allo scopo le Associazioni di normale Volontariato del Cuore si attiveranno alla collaborazione più piena e varia con gli addetti del 118.

 

  • Il Sistema di soccorso professionale (118) deve essere esteso all'intero territorio nazionale, adeguato ai bisogni della popolazione e qualificato tanto nella diagnosi precoce che nel primo intervento; deve altresì evolversi nell'addestramento del personale, nella modernizzazione delle attrezzature e dei mezzi, nella dislocazione degli stessi nelle varie aree del Paese ("velocizzazione del soccorso").

 

  • L'espressione "velocizzazione del soccorso" è da intendere, quindi, come tempo "aureo" complessivo (extra ed intra ospedaliero) utile a salvare la vita e l'esistenza (qualità della vita) di una persona colpita da malanno, adeguatamente soccorsa, da avviare poi, nel minor tempo possibile, al reparto più idoneo ed attrezzato a far fronte all'evento.

 

  • Durante il corso di laurea in medicina o dopo lo stesso è importante che gli studenti acquisiscano nozioni di prevenzione sulle malattie cardiovascolari; è altresì indispensabile che gli stessi seguano corsi di apprendimento approfonditi delle tecniche di soccorso; il medesimo discorso deve valere per la formazione del personale sanitario, tecnico e per i volontari del soccorso, nonché per le forze del volontariato e istituzionali non sanitarie.

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